Kyoto
Un luogo unico, una città in cui l’incontro tra arte e paesaggio tocca il suo apice di bellezza, tra templi, boschi e ryokan, per provare momenti unici che nutrono lo spirito. Un “must” di ogni viaggio in Giappone, una città in cui risiede gran parte del fascino di questo Paese.
Nell’immaginario collettivo Kyoto rappresenta la storia del Giappone, un luogo in cui pressoché da ogni giardino sbuca la sagoma di un tempio buddhista o di un santuario shintoista, e dove il fruscio del kimono di una geisha o di una maiko che si muove silenziosa all’imbrunire nei vicoli del quartiere Gion, è l’incarnazione di un sogno.
E realizzazione di un sogno può essere, a Kyoto, anche ritrovarsi su una barca che scivola nel silenzio tra le anse di un fiume circondata, sulle due sponde, da boschi fitti di alberi dei colori accesi dell’autunno. Che poi diventeranno, se è un inverno freddo, di un bianco monocromatico. Per poi arrivare a primavera, quando a dominare saranno tutte e tonalità del bianco e del rosa più delicato. Per far sì che ciò si avveri, basta spostarsi in una zona collinare a nord ovest della città, che si chiama Arashiyama. Qui, ad Arashiyama, l’intreccio tra spiritualità, rappresentata dai templi e natura, raggiunge il suo apice. Una simbiosi che ammaliò anche gli imperatori e la nobiltà che elessero Arashiyama come luogo preferito di escursioni.