Tra luoghi sacri, leggende e misteri, in una natura che toglie il fiato, il Red Centre è il cuore dell’outback australiano. Il nome deriva dal colore rosso che domina e riveste i siti più celebri del paese: Ayers Rock, i monti Olgas e Kings Canyon.
Il modo migliore per scoprire questi luoghi è entrare in contatto la cultura degli Aborigeni Anangu e scoprire come l’uomo abbia potuto vivere in questo ambiente per millenni solo grazie a una profonda conoscenza della natura e dei suoi segreti e ad una religione radicalmente rispettosa dell’ambiente.
Ayers Rock è l’icona naturale più famosa d’Australia; il monolito si erge maestoso nel centro del continente e domina il deserto circostante. Il Red Centre australiano ospita anche il complesso roccioso di Kata Tjuta (o Monti Olgas), una meraviglia naturale con 36 cupole di arenaria rossa formatesi 500 milioni di anni fa, e il Watarrka National Park (Kings Canyon), una possente gola rocciosa che fende la terra fino a una profondità di 270 metri. Qui, tra ripide pareti rocciose di colore rosso che si ergono su intricate foreste, trovano riparo molte specie animali. Questo territorio aborigeno conta una sola città, Alice Springs, che sorge nel cuore delle MacDonnell Ranges. L’iconico monolito del Red Centre australiano è sacro per le popolazioni native: si staglia quasi 350 metri sopra al deserto che lo circonda ed ha una circonferenza di 9,4 chilometri, il che la rende il monolito più grande del pianeta, è uno dei siti più riconoscibili del grande Paese-continente oceanico. Meta prediletta del parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, capace di attirare in the middle of nowhere, come dicono gli stessi australiani del loro sconfinato cuore desertico, centinaia di migliaia di persone l’anno, è da decenni oggetto di controversia, con gli aborigeni a chiedere che non venga scalata.